Crema, 27 luglio 2025
Sabato scorso presso l’ex chiesa di Santo Spirito e Santa Maria Maddalena, ora galleria Dossena, il Centro Culturale Diocesano G. Lucchi ha allestito, insieme al promotore dell’iniziativa Luigi Dossena, un incontro di approfondimento relativo alla figura di Santa Maria Maddalena, di cui il calendario giuliano celebra la festività nel giorno di martedì 22 luglio. Nell’occasione si è anche potuto dare risalto al casato della famiglia Vimercati- Sanseverino, che tra il 1511 ed il 1523 fece erigere la Chiesa (oggi sconsacrata) dedicata proprio alla Maddalena, dove si è svolta la manifestazione.
Proprio in considerazione dell’importanza sul territorio cremasco sia della Santa che del nobile casato, l’incontro è stato onorato dalla presenza di don Gianfranco Mariconti (in rappresentanza della diocesi di Crema e del Centro Culturale Diocesano “G. Lucchi”) e dei sindaci di tre comuni fortemente influenzati dalla presenza della famiglia Vimercati- Sanseverino: quello di Palazzo Pignano, Giuseppe Dossena; quello di Cremosano, Marco Fornaroli; quello di Pandino, Piergiacomo Bonaventi.
L’evento è cominciato con due brani musicali eseguiti dal Maestro Claudio Demicheli e dalla soprano cremasca Daniela Ziglioli: “Magdalena da Laudare” e l’”Inno del Giubileo 2025”. Dopo una breve presentazione a cura di Luigi Dossena, è intervenuto Don Gianfranco Mariconti che ha chiarito l’identità delle Tre Marie (le pie donne presenti nel Santo Sepolcro). Tra queste spicca Maria Maddalena, animata dall’amore e dalla fedeltà assoluta nei confronti di Gesù (al contrario degli apostoli, che lo tradiscono o lo rinnegano). Per questo motivo viene definita “Apostola degli Apostoli”, e Gesù, una volta risorto, si mostrerà a lei prima che a tutti gli altri, chiedendole di portare l’annuncio della resurrezione agli apostoli. Traendo spunto dalla sua figura, Don Mariconti ha proseguito richiamando l’importanza della dignità e della fedeltà della donna, come espresse già nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II nella lettera apostolica “Mulieris Dignitatem”, ma anche, in diverse occasioni, da Papa Francesco; facendo riferimento dall’amore reciproco tra la Maddalena e Gesù, Don Mariconti ha anche rammentato ai presenti l’importanza dell’amore di Dio, che a differenza del sentimento umano, va oltre la vita terrena, durando in eterno.
La parola è stata quindi ripresa da Luigi Dossena che ha puntualizzato come Palazzo Pignano sia stata fondata prima di Crema; inoltre, che quest’ultima e la sua Cattedrale siano state per un certo periodo sotto la giurisdizione di Palazzo Pignano.
Questa introduzione ha dato modo al Sindaco della cittadina di prendere la parola per ribadire l’importanza storica del Comune, ancora oggi testimoniata dalla presenza di un sito archeologico e da diversi palazzi storici come Villa Marazzi, costruita proprio dalla famiglia Vimercati-Sanseverino. Il Sindaco ha anche ringraziato il Centro Culturale Diocesano “G. Lucchi” e Luigi Dossena per il prezioso lavoro di divulgazione della storia del territorio cremasco, promossa attraverso diverse iniziative.
Il terzo intervento è stato quello del Sindaco di Cremosano, che dopo aver a sua volta ringraziato gli organizzatori, ha ripercorso la storia della Chiesa del suo Comune, primo edificio sacro intitolato a Santa Maria Maddalena sul territorio cremasco, come risulta dalla bolla di Papa Callisto II, datata 11 maggio 1121, in cui la Chiesa viene citata.
A seguire, Luigi Dossena ha descritto ai numerosi ed attenti partecipanti (tra i quali anche l’arch. Maria Maddalena Franzoni, specializzata nel recupero di edifici sacri) la figura di Sermone Vimercati, abile diplomatico che divenne prima uomo di fiducia di Papa Giulio II (che lo nominò “Cameriere Cubicularius” e “Commensale Perpetuo” ) e poi Tesoriere di Francesco Sforza II, Duca di Milano; inoltre, quella di Ippolita Sanseverino, che nel 1520, sposò Sermone dando vita al casato Vimercati-Sanseverino e portando in dote il titolo di Contessa di Pandino e di Palazzo Pignano. Luigi Dossena ha anche ricordato quanto sia stata notevole l’influenza dei coniugi nei palazzi vaticani, tanto da essere raffigurati in opere d’arte di valore assoluto come “Il Giudizio Universale” di Michelangelo Buonarroti o “La Madonna di Foligno” di Raffaello Sanzio, mentre l’importanza della famiglia nel territorio cremasco è ancora oggi testimoniata dalla presenza di numerosi edifici fatti erigere o posseduti da quest’ultima, come, ad esempio, il Castello di Pandino. Questa considerazione ha introdotto l’intervento del Sindaco di Pandino, che ha riassunto la storia del Castello elencando con precisione le famiglie nobili che lo hanno posseduto nel tempo (il casato Vimercati-Sanseverino ne ebbe il possesso fino al 1547) fino al 1947, anno in cui è diventato di proprietà del Comune.
Il sindaco di Pandino, nel ringraziare Luigi Dossena per l’invito, gli ha regalato un libro relativo alla storia del Castello.
A ogni relatore, invece, è stato fatto omaggio di un volume della collana “Il Credo nel Mondo di Oggi”, opera scritta da Don Gianfranco Mariconti.
Tra un intervento e l’altro, il Maestro Claudio Demicheli e la soprano Daniela Ziglioli hanno proposto brani di musica medievale e barocca, eseguiti con l’ausilio di strumenti musicali riferibili a quelle epoche, come spinetta, arpa celtica e ghironda.
L’iniziativa si è avviata alla conclusione con l’esecuzione di una emozionante versione del brano di Ennio Morricone “Once upon a time in the west” (tratto dalla colonna sonora del film omonimo), interpretata dall’armoniosa voce della soprano cremasca Daniela Ziglioli. In chiusura, i presenti sono stati invitati a partecipare al rinfresco messo a loro disposizione dall’organizzazione.