Crema News - Dal territorio - Pane e ceci IUl sindaco Ugio Arrivabene

Arzago d’Adda, 12 agosto 2025

(Annalisa Andreini) San Lorenzo festeggiato tra pane e ceci: un’usanza mai dimenticata.

Si è svolto, nel giorno di San Lorenzo, il tradizionale rito che arriva da molto lontano, precisamente dal nobile Giovan Battista Cattaneo de Capitani d’Arzago, governatore militare di Mortara: Pâ e Sìzer.

E allora, dalla mattina di domenica alle 10, appuntamento per tutti (cittadini e non) nella piazzetta del Centro civico “Alda Merini” per la distribuzione dei pani e dei ceci, una tradizione molto amata dai cittadini, organizzata dall’amministrazione comunale di Arzago d’Adda.

A dirigere la consegna e la distribuzione delle razioni di pane e ceci il sindaco in persona, Ugo Rivabene, insieme ad alcuni consiglieri e assessori e al sindaco di Casirate d’Adda Mario Donadoni e alcuni dipendenti del comune.

Il numero totale delle razioni consegnate è da record, nonostante le alte temperature della giornata: 2.200 porzioni di minestra di ceci e 4mila porzioni di pane.

Ma da dove viene questo rito?

Il nobile Giovan Battista Cattaneo de Capitani d’Arzago decise di fare un dono all’ospedale Santa Maria di Treviglio (mille pertiche di terra) attraverso l’ente morale che lo gestiva ma con una clausola ben precisa: distribuire, durante il giorno di San Lorenzo, una scodella di minestra di ceci e due razioni di pani a tutti gli abitanti di Arzago (in particolare una razione doppia ai Cattaneo e una tripla ai De Capitani), che era il paese d’origine dei suoi antenati.

Dal 1980, allo scomparire dell’ente ospedaliero S.Maria di Treviglio, è il comune a portare avanti il rito.

E certamente l’affluenza di domenica era inaspettata ed è stata molto gradita dall’amministrazione comunale all’interno della sagra di San Lorenzo che è terminata lunedì 11 agosto.